Perché i dottori di ricerca devono avere un "piano B" per la loro carriera

Quando ho scoperto Kolabtree per la prima volta, ho fatto fatica a contenere la mia eccitazione. Sono una neolaureata in dottorato e attualmente sono una borsista post-dottorato in un dipartimento frenetico e pieno di sovvenzioni. Mi piace la corsa giornaliera di carta e scrittura di sovvenzioni, project design and implementation, etc., but because I am a recent graduate, I’m all too familiar with “Plan B” – that is, ensuring that you have a backup plan in case your ‘Plan A’ doesn’t work out for you.  I’ve always assumed that I would have a career in academia.

Come quasi tutti gli altri dottori di ricerca, in particolare quelli di scienze sociali, sono stato formato in un ambiente accademico, e tutto ciò che ho sempre conosciuto è accademico. Nel corso della mia carriera finora, mi sono preparato per un lavoro in ambito accademico. Tuttavia, come borsista post-dottorato, faccio parte di numerosi gruppi e frequento molti seminari che sono orientati a prepararci alla realtà che la maggior parte di noi non sarà in grado di ottenere un lavoro nel mondo accademico. Duro, lo so. Ma questa è la realtà delle nostre traiettorie di carriera.

Only the lucky few, and it does seem like luck AND hard work is how Ph.D.’s are able to make their dream career a reality.  However, a career as a faculty isn’t as dreamy as it used to be.  Reality also means accepting the challenging funding climate for those who apply for federal funding.  When you take all of this in combination, you realize that you need, and are encouraged by faculty mentors, to determine your ‘Plan B’.  As scary as this has been for me, it has also been exhilarating because I have discovered that throughout my training I have gathered many skills that are applicable to many different career trajectories, including essere un consulente.

Sono ben addestrato nell'arte di pensare logicamente attraverso problemi complessi, analizzando e valutando situazioni difficili, tra molte altre abilità di ricerca. Tuttavia, alcuni degli ostacoli più impegnativi che ho incontrato è stato determinare 1) Che tipo di carriera al di fuori del mondo accademico I would be happy with? and more simply, 2) What would my occupation title actually be?  Nonetheless, something I have learned along the way is that no matter what kind of research career path I decide I want to follow, the most valuable skill I’ve learned throughout my training is to always strive to be a good scientist.  Thus, if I can have a career where I take my skills and expertise and help develop and implement good science, then I consider my career a win – no matter whether it is ‘Plan A’ or ‘Plan B’ or if I choose or am forced into ‘Plan A’ or ‘Plan B.’

*Questo è un post scritto da Tara Karns, Postdoctoral Fellow alla University of Texas Health Science Center di San Antonio.